Scagliare pietre o razzi contro i poliziotti, per la magistratura, corrisponde ad un atto di “terrorismo” per sovvertire le istituzioni “democratiche” dello stato. Sono indagati anche gli ambientalisti per procurato allarme per aver diffuso un documento di denuncia su comportamenti non ritenuti regolari in una zona di frane della Maddalena.
Il ministro dell’interno, Alfano Angelino, aveva già annunciato che avrebbe richiesto il pugno duro contro i no tav.
Fare sciopero e bloccare le merci nella logistica corrisponde ad un reato penale, anche se dall’altra parte del cancello ci sono mafiosi ed evasori, a cui lo stato dice, ma lo dice solamente, di dare la caccia. Per questo 22 compagni sono accusati, dai magistrati fascisti di Busto Arsizio, nel processo di Origgio di “crimini infamanti”: non aver avvisato il questore tre giorni prima di fare l’assemblea o di organizzare lo sciopero, di aver occupato una strada chiusa, ecc. Continua a leggere