SABATO 6 GIUGNO RISCENDIAMO IN PIAZZA IN TUTTE LE CITTA’

FACCIAMO PAGARE LA CRISI AI PADRONI ED I LORO GOVERNI.

MILANO: Via Larga angolo Via Pantano Ore 16.00

Noi lavoratori della logistica considerati carne da macello, con le nostre vite considerate un’inevitabile costo da pagare; noi addetti alla sanità, infermiere, infermieri e medici diventati “eroi” nel momento stesso in cui venivamo mandati al massacro; noi lavoratori immigrati delle campagne sfruttati e sottopagati; noi addetti alle pulizie; noi operai di fabbrica trattati al pari delle macchine con cui lavoriamo in catena di montaggio; noi lavoratori del turismo e dello spettacolo, senza lavoro e senza salario; noi insegnanti e supplenti precari; noi disoccupati, intermittenti, precari e a nero dai mille lavori e contratti, spremuti come limoni nei mille rivoli del decentramento della produzione capitalista e costretti a sopravvivere con paghe da fame; noi donne proletarie discriminate per il loro genere; noi rider che incontrate sulle nostre biciclette per portarvi a casa il cibo; noi studenti di scuole squalificate e senza futuro abbiamo deciso di prendere in mano le sorti delle nostre vite, con la consapevolezza che i nostri interessi immediati e futuri sono contrapposti e incompatibili agli interessi di chi ci sfrutta e di chi ci governa.

Abbiamo compreso insieme che è necessario ripartire con la lotta proprio dai nostri bisogni materiali indicando però anche l’immaginario di un nuovo tipo di società possibile, necessaria e indispensabile per il loro completo soddisfacimento: una società libera dal capitalismo e dalle sue logiche di miseria e di sfruttamento

Abbiamo deciso, dopo diversi momenti di confronto nazionale di convergere e di dar vita a un patto d’azione, un fronte unico anticapitalista che ricomponga, nel conflitto e nella prospettiva politica di una trasformazione radicale della società, le diverse lotte presenti sul piano nazionale e locale.

Abbiamo deciso di scendere in piazza SABATO 6 GIUGNO per una giornata di mobilitazione nazionale articolata in tutti territori dove ad ora siamo presenti, con una piattaforma di rivendicazioni unificanti.

Al degrado e alla miseria attuale i proletari devono contrapporre un’alternativa di classe tesa al superamento della schiavitù salariata, e perciò incompatibile con gli interessi di sopravvivenza del capitale.

Facciamo appello a tutte le realtà sociali, sindacali e politiche che condividono questa necessità, e ai singoli proletari stanchi di sfogare la propria rabbia solo sui social virtuali, a partecipare in massa alla giornata del 6 giugno e ai prossimi appuntamenti del Patto d’azione.

1- Salario medio garantito per disoccupati, sottoccupati, precari e cassintegrati;

2- Riduzione drastica e generalizzata dell’orario
di lavoro a parità di salario: lavorare meno, lavorare tutti;

3- I costi della pandemia siano pagati dai padroni, a partire da una patrimoniale del 10% sul 10% più ricco della popolazione;

4- Libertà di sciopero e agibilità sindacale: contro i divieti delle questure, dei prefetti e della Commissione di garanzia sugli scioperi: se si lavora si ha anche il diritto di svolgere attività sindacale e di scioperare;

5- Abrogazione dei Decreti-sicurezza: no alla militarizzazione ulteriore dei territori e dei luoghi di lavoro;

6- Drastico taglio alle spese militari (un F35 equivale a 7113 respiratori) e alle grandi opere inutili e dannose (quali TAV, TAP, Muos);

7- Piano di assunzione di nuovo personale sanitario: scorrimento degli idonei e delle idonee nelle graduatorie pubbliche e stabilizzazione dei precari e delle precarie, per garantire anche l’abbattimento dei turni di lavoro e le ferie bloccate;

8- Requisizione immediata di tutte le cliniche private, anche oltre l’emergenza, per ricostruire tutti i servizi sanitari territoriali distrutti; contro la mercificazione della salute, per un servizio sanitario unico, universale, efficiente e gratuito;

9- Regolarizzazione e sanatoria per tutti gli immigrati, a partire dalle migliaia di “irregolari” del settore bracciantile; contro la regolarizzazione-beffa “Conte- Bellanova”: permessi di soggiorno, documenti anagrafici e riconoscimento pieno per tutti gli immigrati; garanzia di salario diretto e indiretto, diritto all’abitare e assistenza sanitaria; chiusura dei CPR e riapertura dei porti;

10- Blocco immediato degli affitti, dei mutui sulla prima casa e di tutte le utenze (luce, acqua, gas, internet) per i disoccupati e i cassintegrati; blocco a tempo indeterminato degli sgomberi per tutte le occupazioni a scopo abitativo;

11- Revoca di qualsiasi progetto di Autonomia differenziata che penalizza i proletari e i lavoratori del Sud;

12- Amnistia e misure alternative per garantire la salute di tutti i detenuti e di tutte le detenute;

Patto d’Azione per un fronte anticapitalista

#SiCobas #covid19

SOSTIENI LA BRIGATA VISONE!

🤝 Da questo week-end (5-7 giugno), i punti di raccolta della Brigata diventano anche punti di distribuzione di generi alimentari di prima necessità. Sarà quindi possibile ritirare i pacchi spesa gratuiti direttamente qui:
📌 Venerdì dalle 18:00 alle 20:00 @ Circolo Rifondazione Comunista Rho (Via Livello 22)
📌 Sabato dalle 17:00 alle 19:00 @ Corte Popolare Rhodense – Altomilanese (Via Umbria 8)
📌 Domenica dalle 17:00 alle 19:00 @ SOS Fornace Rho (Via Risorgimento 18)
👉 La consegna a domicilio dei pacchi spesa gratuiti è comunque garantita. Hai bisogno di un aiuto gratuito per generi alimentari di prima necessità? Chiama il 391.7010816
❗Vuoi contribuire alle spese della Brigata? Sostienici con una donazione a questo IBAN: IT94D03268223000EM001299972

🥖 Cerchiamo i seguenti generi alimentari: latte UHT, latte in polvere, latte vegetale, pasta, pastina, riso, cous cous, omogeneizzati, farina, passata di pomodoro, pomodori pelati in scatola, sughi pronti, olio, sale, tonno, carne in scatola, patate, mais, fagioli, piselli, lenticchie, legumi in scatola, zucchero, caffè, the, marmellata, biscotti, fette biscottate, cibo per animali.
🧴 Cerchiamo anche prodotti per l’igiene personale, in particolare: sapone, shampoo, dentifricio, spazzolini, deodorante, detergente intimo, disinfettante per le mani, detersivi, assorbenti, carta igienica, scottex, fazzoletti, pannolini, pannoloni.

MASCHERINE PER UN MASSACRO ATTO III

(Dramma in tanti atti, con protagonisti principali, comparse e, troppi, scomparsi)
Atto 3 – “Dispositivi”

⏰ Con un anticipo tremendo, ben prima di garantire ai propri operatori i necessari Dispositivi di Protezione Individuale (#DPI), la Direzione Strategica dell’#ASST Rhodense ha pensato bene di proteggere se stessa da ogni eventuale “fuga di notizie”. Così il 5 marzo 2020 a tutti i lavoratori veniva inviato il seguente messaggio:
🗣️ “In relazione all’emergenza #Coronavirus che sta coinvolgendo le strutture socio-sanitarie della #Lombardia, si ribadisce che sono assolutamente vietati interventi e interviste da parte di medici e di operatori sanitari, se non preventivamente autorizzati dalla Direzione Generale. Si ricorda inoltre a tutti i dipendenti di non diffondere tramite canali di comunicazione social personali (es. Facebook, Instagram, WhatsApp) dati o informazioni che riguardano l’emergenza, che non siano quelli ufficiali diffusi da Regione Lombardia o dal Ministero, anche al fine di non creare situazioni di procurato allarme. Qualsiasi comportamento difforme potrà essere valutato ai fini dell’applicazione di provvedimenti disciplinari e segnalazioni di legge.”
🤐 Mentre medici, infermieri, operatori socio-sanitari, soccorritori delle ambulanze si interrogavano su quali fossero i Dispositivi corretti da utilizzare, facevano salti mortali per utilizzarli nel migliore dei modi possibile, protestavano e rivendicavano la loro distribuzione i vertici di Regione Lombardia si affrettavano per garantire a se stessi e ai loro fedeli Direttori il più sicuro dei Dispositivi di Protezione: LA CENSURA!
😶 Con perfetto sincronismo, mentre a tutti noi veniva chiesto il “chiudetevi in casa”, ai lavoratori della Sanità veniva imposto il “chiudetevi la bocca!”. Prima timidamente, ma poi in modo sempre più dilagante sono state proprio le testimonianze di alcuni lavoratori e le richieste allarmate dei famigliari dei pazienti ricoverati a far scricchiolare le roboanti dichiarazioni di #Fontana e di #Gallera, a far venire a galla quanta fuffa si nascondeva dietro la loro sicumera, quanto fosse falso il loro “le abbiamo azzeccate tutte”, quanta arroganza dietro il loro “rifaremmo tutto quello che abbiamo fatto”.
😷 Questi ultimi due mesi ci hanno dimostrato, se ce ne fosse stato bisogno, che l’informazione e prima ancora la contro-informazione sono il più efficace Dispositivo di Protezione Collettiva di cui possiamo dotarci.
📣 Come Brigata Visone stiamo raccogliendo e distribuendo generi di prima necessità, raccogliere testimonianze e distribuirle per noi sarà altrettanto importante nella costruzione degli indispensabili “anticorpi sociali”, raccontiamo le nostre verità oggi prima che qualcuno, domani, ci racconterà che “tutto è andato bene”.