Comunicato annullamento serata del 7 Marzo

Comunichiamo che la serata di sabato 7 Marzo alla Corte Popolare è stata annullata a causa delle restrizioni per emergenza coronavirus, ma nonostante questo ritaniamo oppurtuno fare ulteriori precisazioni in merito:
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Denunciamo la malagestione di questa emergenza da parte dei vertici di governo e regione Lombardia che brancolando nel buio hanno lanciato proclami apocalittici causa di psicosi e paura tra la gente. Inoltre l’emanazione di questi decreti di restrizione, di cui dubitiamo dell’efficacia ed equità, stanno provocando un forte aumento del disagio sociale.
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Riteniamo che questa strategia sia un vano tentativo di nascondere quello che un virus sta mettendo alla luce, cioè che le difficoltà di gestione di questa situazione si siano generate a causa del continuo smantellamento della Sanità Pubblica in atto da più di 20 anni a colpi di tagli di personale e posti letto, chiusura di reparti e continui travasi di soldi da pubblico a privato.
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In questi ultimi dieci anni sono stati tagliati in Italia 70.000 posti letto e la precarizzazione è cresciuta a dismisura per favorire i privati ed abbassare i costi degli addetti all’assistenza creando carenza di organico.
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In Lombardia ci ritroviamo nella condizione in cui, non avendo i posti necessari, è stato riaperto un vecchio ospedale militare a Baggio e per tentare di ovviare alla mancanza di personale i vertici lombardi stanno pensando di richiamare i medici in pensione anzichè assumerne di nuovi, nella speranza che passata la bufera da coronavirus si possa continuare nella strada della privatizzazione e dei tagli del personale, causa reale di tutto questo sfacelo.
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Inoltre Le misure di “sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato” previste dal decreto si configurano oggettivamente anche come limitative della libertà di azione sindacale e politica. Dall’altra parte invece vediamo aziende mandare avanti comunque la produzione anche senza dispositivi di protezione e in situazioni di presumibile rischio, come il caso denunciato dal SI COBAS nel magazzino GLS di San Giuliano Milanese dove è stato riscontrato un lavoratore positivo al COV19 ed a seguito del ricovero del lavoratore, che fino al giorno stesso ha lavorato a stretto contatto con i colleghi senza maschierina, l’azienda ha deciso di continuare le attività nel totale disinteresse della salute dei lavoratori, che solo dopo l’imposizione del sindacato hanno fornito le mascherine ed inserito le opportune accortezze di igene.
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Infine è ormai evidente che siamo di fronte ad un emergenza mondiale che scatenerà un ulteriore inasprimento della crisi economica già in essere. Apprendiamo la notizia di una nuova ondata di cassa integrazione in Alitalia seguita dal divieto di sciopero sempre dovuto a queste ordinanze restrittive. A breve accadrà la stessa cosa in centinaia di aziende ed ancora una volta a pagare i costi della crisi e delle emergenze sanitarie, sociali e ambientali, saranno quasi esclusivamente i lavoratori, con un governo completamente indifferente.
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Quindi per un senso di responsabilità abbiamo deciso di rinviare la serata a data da destinarsi ma non vogliamo cadere nella trappola mediatica della paura che induce ad accettare silenziosamente l’isolamento come soluzione del problema.
Seguiranno comunicazioni sulle prossime iniziative
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Collettivo La Sciloria – Corte Popolare di Rho
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