A pochi giorni dagli esiti elettorali, quantomai schizofrenici e per qualcuno inattesi, cerchiamo di estrarre qualche elemento che per noi è di assoluto valore in questa fase.
Il primo dato che emerge è il voto di protesta contro le politiche di austerità imposte dal precedente governo tecnico guidato da Monti e sostenuto da tutti i partiti presenti in Parlamento.
Il crollo vertiginoso del PD e la “rinascita” del PDL e nello specifico di Berlusconi deriva proprio da questo fattore: a differenza del PD, il PDL ha saputo sganciare la propria immagine da quella dell’austerità europea e canalizzando attorno a se la spinta nazionalista di alcune fasce di elettorato di destra ha raggiunto un risultato inatteso, pur perdendo voti rispetto al passato. Diversamente il tentativo di costruire il partito dei padroni guidato da Monti non è riuscito a decollare incassando la sconfitta a livello elettorale. Continua a leggere