SABATO 5 MAGGIO
Ore 18.00 – Presentazione del libro:
LA BALLATA DEL PELE’ – Una Storia di Osteria, Malavita e Nostalgia.
Con Roberto Farina e Giancarlo Peroncini “Pelè”
Ore 20.00 – CENA POPOLARE MILANESE
Menù d’Osteria (15 euro)
– Risotto ai Funghi.
– Arrosto alla Ligera.
– Dolce.
– Un Bottiglione ogni 4 persone.
Su prenotazione a lasciloria@gmail.com (specificare se vegetariani)
La cena sarà accompagnata dalle canzoni del PELE’ e NADIR.
Un viaggio nella Vecchia Milano della Ligera e delle Osterie dove si incontrano Epica e Marginalità, Bassifondi e Poesia.
Un Mondo ormai scomparso, di cui il Pelè è diventato il Cantastorie.
Ingresso con tessera Arci o preiscrizione al momento
Organizzano:
Centro Studi CANAJA
Movimento ALT
Collettivo LA SCILORIA
VI Aspettiamo all’ARCI ADUA di RHO
Via Terrazzano n.7
LA BALLATA DEL PELE’
di Roberto Farina e Giancarlo “Pelè” Peroncini
Il Pelé ha conosciuto bene la vecchia Milano e le sue osterie. Un mondo ormai scomparso, di cui è diventato il cantastorie. C’erano artisti e operai, prostitute e malavitosi, tutti a bere allo stesso tavolo. I malavitosi erano quelli di una volta: andavano contro ai soldi, non alle persone. Del resto anche gli artisti, le prostitute e gli operai erano quelli di una volta, e anche i juke box, l’odore di cavolo bollito, quello di legno vecchio, di frutta e di tabacco, i bottiglioni di Barbera sul tavolo e la frittata di cipolle sul bancone. C’erano sbornie da un giorno e una notte. C’erano i tramonti straordinari dei Navigli, quando il sole si infilava sciropposo nella Briosca, dove in mille rivoli traspariva la gioia di stare insieme. C’erano il Pinza, il Wanda, Bruno Brancher, Walter Valdi e Didi Martinaz. C’erano Billy Dardes lo zingaro, e Erik Scheller il pittore di strada, c’erano il Gilberto e il Morelli e tanti altri, tra i quali anche Battisti e Mogol (che fecero bene, quel giorno, ad alzare i tacchi). Un viaggio dove si incontrano epica e marginalità, bassifondi e poesia.
Nel cd allegato, cantato e suonato da Pelé e da Nadir Scartabelli, ritroviamo le canzoni d’osteria e di malavita. Canzoni saporite, ironiche, combattive e generose come la vecchia Milano.
Milieu edizioni